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Fascisti a sinistra

Che poi uno a forza di leggere e scrivere sui blog si è pure abituato a leggere di tanto in tanto delle enormi scemenze, ma capita raramente di beccarne così tante e tutte insieme, e allora vale la pena analizzarle per bene. Per come rappresentano insieme la summa dei pregiudizi, del razzismo e della completa ignoranza di una certa sinistra preistorica pericolosamente vicina – come idee e linguaggio – a Forza Nuova, una pseudosinistra che straparla di laicità in Italia e sta coi mujaheddin in Medio Oriente, che critica Giovanardi e adora Ahmadinejad. Per come rappresentano la pochezza e la totale impreparazione culturale e politica con cui la cosiddetta sinistra radicale (non tutta, certamente: buona parte) pensa di affrontare le sfide di questo secolo. Queste cose si trovano scritte su un sito locale di Rifondazione Comunista curato da tal Fabio Guerrazzi.

Bhutto, ma che casino
Si può dire che il fatto che l’abbiano fatta fuori nè mi sorprende nè mi addolora?
Hanno ammazzato la leader pakistana del movimento democratico.
Quindi? ora che succede, devo mostrarmi triste e rassegnato perché lo dicono tutti?

Certo che puoi dire che non ti addolora. E non devi nemmeno mostrarti triste e rassegnato perchè lo dicono tutti, per carità. Potevi mostrarti triste e rassegnato se ti stava a cuore che il popolo pakistano decidesse col voto da chi farsi governare; se ti garba Pervez Musharraf, militare arrivato al potere con un colpo di stato, dovresti fare uno sforzo di sincerità e coraggio e dire che sì, sei quasi contento. Com’è che dite voi: “Anche se tutti, noi no!” (motto n. 21)

Bene. sia chiaro, fottesega come incipit e si può partire in quarta.
non-me-ne-frega-un-cazzo.

Oh, sapevo che il “me-ne-frego” (motto n.9) sarebbe venuto fuori da un momento all’altro. Bravo. E non preoccuparti di me e delle mie critiche, d’altra parte – com’è che dite voi – “molti nemici, molto onore” (motto n. 12).

La martire Bhutto studiò ad Harvard e vide mille e mille crhistmas nella lussuosa e pop scintillante Ammerica.

Quindi era giusto che saltasse in aria: aveva studiato in una delle migliori università del mondo, per giunta americana! E pretende di fare la martire? Avrebbe fatto bene a rimanere a casa a far la calza, e se proprio voleva buttarsi in politica, beh, era proprio necessario andare via dal Pakistan per vedere e studiare il funzionamento della democrazia in un posto dove lei non fosse ritenuta un essere inferiore solo perchè donna? Forse la sua colpa è avere lasciato il Pakistan, dove avevano già fatto saltare in aria suo padre e minacciavano di fare lo stesso con lei. E una così pretende di fare la martire? Giammai! D’altra parte, “la fedeltà è più forte del fuoco” (motto n. 6) e la fedeltà alla Patria, beh, che ve lo dico a fare.

Poi, dopo svariate vicissitudini politiche strategiche decide di sottrarsi all’esilio e tornare nel suo paese, perché evidentemtnte il musharraf è sufficientemente ammanicato da reggere il colpo.

Per la cronaca, le “svariate vicissitudini politiche strategiche” sarebbero:
– suo padre (che era il primo presidente eletto democraticamente in Pakistan) viene destituito da un colpo di stato militare taliban-friendly e impiccato in piazza;
– il regime la mette agli arresti domiciliari.
Quando torna in Pakistan il Musharraf è talmente ammanicato da reggere il colpo, tant’è che la Bhutto mette piede all’aeroporto e una bomba che doveva colpire lei uccide 138 persone e ne ferisce 600. Cavoli, almeno questa cosa dovrebbe farti piacere: “beffo la morte e ghigno” (motto n. 23), no?

La Bhutto è consapevole di due cose. Se vive persegue il suo obiettivo democratico, se muore ne fanno una martire filooccidentale. Le è stato garantito, questo è poco ma sicuro. aggratis nessuno fa più niente, nemmeno gli arabi, figuriamoci farsi saltare in aria.
Borsellino, ancor più di Falcone (Falcone immaginava ma non sapeva, Borsellino immaginava e sapeva) erano perfettamente consapevoli che la loro morte avrebbe avuto un significato particolare.
Stessa cosa per la Bhutto. Lei sa che potrebbe essere uccisa, perché è una filo occidentale, una donna, che con i principi islamici non c’entra proprio un cazzo, ma sa bene che comunque andrà sarà un successo.

Quindi si è fatta ammazzare apposta? O era contenta di morire? Il nostro camerata non ha il coraggio di dire le cose che pensa, tanto fanno schifo. Eh già, la Bhutto si era messa d’accordo con tutti, prima. Aveva detto: io salto in aria solo se poi voi – voi, chi? – mi fate diventare una martire filoccidentale, mica aggratis. Aggratis nessuno fa più niente, signora mia. Invece oggi la Bhutto se la spassa, grazie a quel provvidenziale accordo preso con loro – loro, chi?
La Bhutto sapeva che poteva essere uccisa, era filoccidentale, era donna, non c’entrava un cazzo coi principi islamici: insomma, se l’è cercata. Non poteva farsi i cazzi suoi?
Anche Falcone e Borsellino sapevano che potevano essere uccisi, erano onesti, integerrimi, incorruttibili, non c’entravano un cazzo coi principi mafiosi: insomma, se la sono cercata. Non potevano farsi i cazzi loro?

Bhutto, Falcone e Borsellino sapevano che potevano morire e sono andati avanti, per cui altro che eroi: se la sono cercata e hanno trovato la morte, cioè il successo, e oggi comprensibilmente se lo godono. Non rompano i coglioni, quindi, e poi, come si dice, “meglio lottare insieme che morire da soli” (motto n. 19)

Aspetta, il sinistrobenista mi viene a dire che laggiù c’è la dittatura, e manca una stabilità democratica. Grave lutto. piangere, piangere.
HEI, MA VAIAFFANCULO, fino a ieri in IRAQ il regime di Saddam era l’unico collante per tenere 3 etnie insieme e che l’importazione democratica era una forzatura di bush..

Piangere? Macchè. Viva le dittature perchè tengono le etnie insieme. In fondo, che male c’è nella dittatura? Anzi, sapete che vi dico? “Quelle che chiamano dittature sono basate su un grande entusiasmo popolare” (motto n. 44). Erano tutti così contenti, quando c’era Saddam! Sono tutti così contenti in Pakistan senza potersi scegliere il governo! E diciamolo: eravamo tutti così contenti in Italia ai tempi del Duce! “Si stava meglio quando si stava peggio!” (motto n. 47).

tutt’un tratto nel paese di cui tutti pensavano di avere il controllo (qualcuno già pensava di programmarci le vacanze, pezzi di merda occidentali del cazzo, li ho sentiti) pluf, tutto svanito, hanno ammazzato la leader democratica ed è tornato un paese talebano, di colpo è un paese ostile. merda. e ora come si fa? crolla la borsa, si impenna il petrolio, siamo nella cacca.
possibile che nessuno si renda conto delle putttanostronzardate che ci raccontano in televisione?!??!?

Già, possibile che nessuno si renda conto che il fatto che in Medio Oriente abbiano ammazzato la leader democratica in un paese sull’orlo di una guerra civile con una fortissima influenza di terroristi sorretto da un governo nato da un colpo di stato che possiede armi nucleari sia in realtà una ottima notizia? Queste sono proprio puttanostronzardate: dovremmo essere lì a esultare e ringraziare Allah per la vittoria sulle forze dell’impero del male, per la vittoria della religione sulla laicità dello Stato, per la vittoria dell’oppressione sulla democrazia, e invece pluf, tutto svanito. Basta con questi pappemolli e mollaccioni sempre lì a parlare di democrazia, di voto, di diritti, di libertà: insomma, “senza sforzo, senza sacrificio e senza sangue nulla si conquista nella storia” (motto n. 42)

Basta guardare 5 minuti la CNN, sforzarsi di capire quella cazzo di lingua imperiale e rendersi conto che la guerra in IRAQ, le pressioni sull’IRAN, le inutili puttanate scenografiche dell’aghanistan NON SERVONO A UN CAZZO!!!, il mondo arabo NON VUOLE ESSERE COLONIZZATO (vivaddio qualcuno che si ribella esiste) E NON VUOLE REGALARE IL SUO PETROLIO A NESSUNO !!

Eccola, mancava solo l’inglese come “lingua imperiale” per il perfetto volantino del Partito Nazionale Fascista del nostro Fabio Guerrazzi. Evviva! Il mondo arabo si ribella alla democrazia, alla libertà dei cittadini, all’emancipazione delle donne? Finalmente qualcuno che si ribella. Se loro vogliono restare oppressi da dittature e teocrazie che generano odio e fanno decine di migliaia di morti, cosa ce ne frega a noi? Era quello scemo comunista di Che Guevara che saltava di stato in stato per spingere i popoli a liberarsi all’oppressione, noi fascisti abbiamo sempre pensato che è meglio farsi i fatti propri. E se lontano da te qualcuno commette i peggiori orrori, basta voltarti dall’altro lato. D’altra parte, gli occidentali “vogliono mascherare dietro la difesa dei diritti umani, il progetto imperialista e neocolonialista di usraele in medio oriente che punta alla guerra contro l’Iran e all’annientamento delle sacche di resistenza in Palestina ed in Libano” (questo viene direttamente dal sito di Forza Nuova, si nota una convergenza mica da poco con le idee del camerata Guerrazzi)

Comunque ebbravo italiano mediano, continua a spikkare americano, a ingoiare pasticche e sniffare coca, continua a mangiare amburgher e sognare un biglietto per new york city, può capitare che uno su un miliardo ce la faccia, che tiri coca dalla mattina alla sera, e che sia proprio tu, mentre il resto arranca nelle sabbie mobili della merda del menefreghismo qualunquista ai popoli di mezzo mondo gli fai schifo solo a guardare come ti vesti.

Questa non l’ho capita però fa molto ridere, anche perchè sembra quello che ha mandato giù una pasticca di troppo sei tu (e me lo auguro: se non fosse così dovresti considerare seriamente l’ipotesi di tornare in terza elementare).

sono esagerato? può darsi, ma mi rompe le palle che non si riesca a non sparlare degli altri o a prendere posizione per loro

Forse che non si riesce a prendere posizione per loro – ove per “loro” si intende i terroristi, il camerata Fabio lo pensa ma non lo dice – per il semplice fatto che si tratta di assassini accecati dalla religione e sarebbe una posizione indifendibile? Al camerata Fabio piacciono i mujaheddin, questi religiosi tignosi che combattono in nome della fede. Immagino che nel panorama italiano provi una certa ammirazione per Binetti e Volontè, quindi: due che si battono perchè lo Stato sia retto dai principi della loro fede religiosa. A me Binetti e Volontè non piacciono, quindi figuriamoci i mujaheddin.

la democrazia è quella merda istituzionale dove tutti posso farsi i cazzi degli altri, e siccome io mi faccio da sempre i cazzi miei preferirei che tutti pensassero un po’ di più ai cazzi propri.

Ecco quindi la più logica delle conclusioni: la democrazia è una merda istituzionale (meglio la dittatura: il camerata Fabio lo pensa ma non lo dice). Siccome lui dice di essere di sinistra ma si fa da sempre i cazzi suoi – torna di nuovo il “me ne frego” – vorrebbe che tutti pensassero un po’ di più ai cazzi loro. Amen.

C’è un pugno di buontemponi neofascisti che è convinto che basti non sopportare Berlusconi, avere il nonno ex-partigiano o ascoltare Bella ciao per dirsi di sinistra. Invece pensano e dicono le stesse cose aberranti e vergognose di Forza Nuova e del fu Partito Nazionale Fascista. Mettiamola così: io penso che sia di sinistra solo chi ha il coraggio di non farsi mai i cazzi suoi.