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Il sottosegretario che voleva fare il pilota

Com’è e come non è, sulle edizioni web dei quotidiani italiani (in cartaceo un po’ meno) si parla di Gran Bretagna solo per parlare di Elton John, David Beckham e fatti di simile tenore. Memorabile la corrispondenza da Londra di Antonio Caprarica, che mentre i corrispondenti da Parigi, Berlino e New York parlavano di energia, guerra e politica internazionale, lui era lì che ci raccontava del parrucchino del principe Carlo o dell’ultima bravata del principino Harry.

Oggi Repubblica dà la notizia delle dimissioni di Paul Drayson, sottosegretario alla difesa del governo britannico, che lascia il suo incarico per andare a correre la 24 ore di Le Mans. La notizia è piuttosto surreale ma sembra verosimile, e anche l’Independent rilancia questa versione dei fatti (mentre sul Times e sul Telegraph, almeno nelle prime pagine, non c’è traccia: non ne parlano loro e ne parliamo noi, vedete un po’).

Sul Guardian la notizia delle dimissioni di Drayson viene riportata, e viene riportato pure un possibile retroscena che lascia pensare che le 24 ore di Le Mans non c’entrino poi molto. Dice Charles Guthrie, ex-capo delle forze armate inglesi:

“Ho trovato questa storia davvero sorprendente. Vorrei pensare che probabilmente – e gli sto mettendo le parole in bocca – lui sia frustrato dalla burocrazia e dal fatto che alcuni dei piani di ammodernamento degli appalti non sono realizzabili per il semplice fatto che non ci sono più soldi a disposizione, ma essendo un leale membro del governo non ha intenzione di dirlo. Questo è ciò che io interpreto”

Potrebbe quindi non esserci solo la passione per le corse dietro le dimissioni di Paul Drayson. Come potrebbe essere che Charles Dutrie – che già in passato era stato fortemente critico nei confronti di Gordon Brown riguardo la spesa militare – abbia colto la palla al balzo per soffiare sul fuoco della polemica sui tagli di Brown ai fondi destinati alla difesa. Di certo la cosa non ci sembra notiziabile così come è stata riportata da Repubblica. Anzi, diciamo che non ci sembra notiziabile e basta, almeno non più di tante altre cose interessanti e divertenti che passano sui quotidiani britannici.
Prendiamo il candidato alla leadership dei Libdems Chris Huhne. Ecco, se volete scrivere qualcosa di divertente, scrivete di lui: prima gli hanno ripescato un articolo scritto al college che conteneva pareri piuttosto disinvolti sull’oppio e sull’Lsd, poi la Bbc ha scoperto che utilizzava fondi europei per finanziare quattro giornali distribuiti per promuovere la sua candidatura alle elezioni del 2005. Di recente ha accusato lo speaker della Camera dei Comuni di essersi addormentato durante un discorso di David Cameron. Almeno la sua storia era più divertente (oggi il giovanotto ha chiesto scusa, comunque).