Il mio 14 Ottobre
Il mio 14 Ottobre è stato più o meno come il mese che lo ha preceduto: faticoso e bellissimo. Prima delle sette del mattino ero con Arianna al seggio allestito all’Arci di Via Monti di Pietralata, poi colazione, un salto a via Michelotti a trovare Carlo, poi in un altro seggio a dare una mano a spostare un gazebo, poi di nuovo all’Arci. Prima di pranzo di nuovo a via Michelotti, dove nel frattempo è arrivato anche Valter, e poi a pranzo con Carlo e Arianna. Dopo pranzo di nuovo all’Arci, poi dalle 19 ci dividiamo: Arianna rimane all’Arci a seguire la parte finale delle votazioni e lo spoglio, io vado alla sezione Ds di via Spinoza, dove trovo una fila infinita di persone che aspetta di votare. Appena arrivato mi accredito come rappresentante di lista e sono immediatamente arruolato per piegare le schede. Piego quindi centinaia di schede insieme a una ragazza mai vista prima e il cuoco della festa dell’Unità di Casal de’ Pazzi (un’istituzione vivente), mentre guardiamo tutti increduli la fila dietro di noi che sembra non esaurirsi mai. Qualcuno butta un occhio su Repubblica.it e urla: “Due milioni e mezzo alle 18,30!” e applausi da parte di tutti, elettori e componenti del seggio. Mi sono sentito parte di una storia molto più grande.
Ho seguito lo spoglio sempre in via Spinoza fino a mezzanotte passata (nel frattempo mi aveva raggiunto Arianna, che aveva finito abbondantemente prima). Concluso lo spoglio, eravamo troppo stanchi per andare alla festa a Piazza di Pietra, e siamo tornati a casa. Stravolti, ma forse un po’ più ricchi di prima.