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Lo storico ritardo del Corriere.it

Dopo due anni due dal restyling di Repubblica.it, oggi arriva finalmente anche quello del Corriere, che fino a ieri stava ancora in 800×600: meglio tardi che mai.
Questa notizia, oltre a confermare il ritardo storico sul lato web che il Corriere sconta rispetto a Repubblica, mi ha fatto venire in mente un aneddoto che conferma questa tesi e ci racconta la nascita di Repubblica.it.

Correva l’anno 1996. Qualche settimana prima delle elezioni politiche del 21 Aprile, una ditta di hardware offrì al Corriere della Sera la concessione gratuita di server e connettività per organizzare un web site sulle elezioni. Il Corriere – frettolosamente – rifiuta. La ditta propone la stessa offerta a Repubblica e Repubblica accetta.
Il 5 Aprile, a sedici giorni dalle elezioni, un team di quattro persone guidato da Vittorio Zambardino mette in rete un po’ di materiali dando vita a quello speciale Elezioni ’96 che dava l’inizio all’era del giornalismo online in Italia: il sito fa diciassettemila contatti nei giorni precedenti alle elezioni (siamo nel 1996) e va in tilt la notte delle elezioni, quando oltre cinquecentomila persona cercano di connettersi a quelle pagine.

Narrano le leggende che Scalfari ne sia rimasto impressionato. Gli mostrano il demo, lui non dice una parola. Poi si alza e, prima di andarsene a pranzo, pronuncia la frase che rimane storica almeno per chi l’ha sentita: “Oggi pomeriggio non ritorno a fare il giornale: siamo disoccupati”.
Angelo Agostini, Giornalismi