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Una sera ad Anno zero

Ieri sono stato alla diretta di Anno zero. Sono stato invitato ad assistere tra il pubblico dopo aver partecipato alla diretta web di Generazione Zero della scorsa settimana. Considerazioni sparse

– lo studio di Anno zero è piccolissimo. Ora che ci penso, tutte le volte che sono entrato in uno studio televisivo visto prima in tv ho pensato la stessa cosa. Ieri dicevo con Arianna: a questo punto probabilmente il tavolone di Otto e mezzo in realtà è una ribaltina;

– la trasmissione non è stata proprio il massimo del dinamismo. A fronte della enorme quantità di copie vendute da La casta, a fronte della veemenza e della maleducazione di tanti Grillo-boys, sembriamo in una fase in cui tutti fanno a gara a brambillizzarsi. Tutti lì a giochicchiare coi distinguo, con i sebbene e con i probabilmente, nessuno che abbia il coraggio di dire che Grillo non sa di cosa parla (specie quando parla di Tav ed energia), tocca dei problemi reali e concreti ma propone delle soluzioni eversive ed errate. L’unico che ci ha provato è stato il buon Polito, ma con molta timidezza. Sartori è entusiasta della possibilità di cacciare a pedate l’attuale classe politica, e non si preoccupa dei rimedi, delle proposte. “Vengono dopo”, dice, e lui – data l’età – non ha ragione di preoccuparsene. Io sì. Un altro populista à la Berlusconi per altri vent’anni me lo becco io, nel caso;

– la Guzzanti aveva pieno titolo di stare ad Anno zero a parlare del V-day, considerato il suo impegno per determinate battaglie e la sua presenza sullo stesso palco di Piazza Maggiore. Avevano un po’ meno titolo gli spezzoni del suo film: una marchetta di cattivo gusto completamente fuori tema rispetto alla puntata. Lo fanno tutti, certo, ma questo non la rende meno di cattivo gusto.

– durante la pubblicità, Guzzanti a Santoro: “Possiamo fare un po’ di caciara, oppure stiamo buoni?”

Nota a margine: oggi è una giornata campale. Alle 0re 24,00 si chiudono le liste per l’Assemblea Costituente Nazionale e Regionale del Partito Democratico. Un giorno, spero presto, vi racconterò quel che si è visto ed è successo in queste giornate convulse.