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Modus legiferandi

In un paese normale, l’organo deputato a capire e interpretare i cambiamenti della società e regolarli tramite legislazione è il Parlamento.
In Italia questo non è mai successo. Anzi, più volte la magistratura è finita per sostituire il potere legislativo, portando alla ribalta questioni di primario interesse. Sarebbe bene che i vari parlamentari che oggi starnazzano dello “strapotere della magistratura” riflettano sul fatto che è stata la loro trasversale mediocrità che ha aperto questi spazi e creato sì tutta una serie di vizi anche all’interno della stessa magistratura.
Da sessanta anni il Parlamento italiano legifera seguendo una procedura sempre uguale a sè stessa:

– viene alla ribalta un problema che prima non c’era, a causa del progresso tecnologico o di un cambiamento culturale;
– in tutti i paesi occidentali il problema viene affrontato e risolto attraverso apposite legislazioni;
– il Parlamento italiano, che probabilmente si riunisce su Marte, se ne infischia bellamente;
– in assenza di una legge apposita, è il far west: ognuno fa quello che vuole, letteralmente (chi si lascia morire di fame, in assenza di una legge sull’eutanasia; chi ricorre all’aborto clandestino, in assenza di una legge sull’aborto; chi colleziona reti televisive, in assenza di una legge sul sistema televisivo; eccetera);
– solitamente a questo punto seguono alcune sentenze della magistratura (o della Corte Costituzionale) che lamentano il vuoto legislativo e parte tutto il battage polemico mediatico e politico;
– a quel punto il Parlamento italiano inizia a parlare della vicenda, declinandola come sempre in uno scontro noi/loro (comunisti/liberali, laici/cattolici, eccetera) e approfittando del dibattito per difendere la propria piccola posizione di potere, quindi facendo molta attenzione a non scontentare questo e quello (siano essi la Cei, l’ordine dei notai, la Confindustria, la Cgil);
– si giunge infine in drammatico ritardo all’approvazione di una legge che può essere di due tipi: la legge modello Polaroid, che si limita a fotografare l’esistente e rendere legale la situazione provocata dal far west (vedi la legge Mammì) o la legge modello Ruini, che si limita a vietare tout court qualcosa che doveva semplicemente essere regolata (vedi la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita);
– il resto del mondo, nel frattempo, continua a riderci dietro.